L’esposizione si terrà dall’11 al 29 novembre e accoglierà le opere di artisti che, facendo riferimento alla metafora delle fondamenta in architettura, nella nostra contemporaneità direzionano il loro operare alla ricerca dei fondamenti dell’esistenza e di una personale riflessione sul futuro.

Gli artisti contemporanei spesso indagano il presente pescando dal passato reminiscenze, antiche tradizioni, avvenimenti della storia dell’umanità che abbiamo ereditato e ci hanno conseguentemente formato, spesso rivelandoci molti “perché” di comportamenti, abitudini e scelte che diamo per assodate e scontate.

Il mondo di oggi sta più che mai venendo messo in discussione: il linguaggio, i modi di dire, vecchie tradizioni tramandate che, contestualizzate stridono con il pensiero moderno di sostenibilità, di libertà e apertura di visione della nuova società contemporanea.
Allora gli artisti si e ci chiedono: quali sono oggi le fondamenta veramente solide sulle quali poter costruire un futuro migliore?

Attraverso le infinite possibilità dell’arte, delle tecniche e delle personali visioni dei protagonisti della mostra, si proverà a trovare delle risposte e dei fili conduttori di un pensiero contemporaneo sempre più critico e interrogativo.