Dal 12 – 27 novembre 2022
a cura di
Christian Palazzo
inaugurazione
sabato 12 novembre, ore 17
Presentazione critica:
Silvia Previti
Ingresso libero
Artisti:
Marzio Banfi, Rosanna Basilio, Teresa Bellini, Agostino Caligiuri, Mario Camilli, Wanda De Faveri, Paola Fabbri, Carlo Farina, Anna Galanga, Immacolata Giordano, Nathalie Jacquounain, Mauro Martin, Giuliana Pellacani, Angelo Rambaldi, Julie Redivo, Beatrice Roman, Carmen Maria Selves, Marina Angela Strano, Josefina Temin.
In concomitanza con le ultime settimane della 59° Esposizione Internazionale d’Arte 2022, lo Spazio SV organizza alla Scoletta di San Zaccaria una mostra dal titolo “PARADIGM. Group exhibition of contemporary art”, che inaugurerà sabato 12 novembre e sarà visibile al pubblico fino a domenica 27.
Un gruppo di artisti contemporanei, dai linguaggi ed espressioni artistiche diverse, rappresenteranno la grande querelle che da tempo ha investito l’arte contemporanea: la rottura traumatica con il precedente sistema di valori e la nuova visione dell’arte che vede tutto ciò che trasgredisce, provoca e oltrepassa i limiti come l’innovazione nell’arte.
La cesura quasi violenta con l’arte del passato, dunque, è il terremoto che consente ad un nuovo paradigma di farsi spazio per attestarsi come nuovo rispetto ai paradigmi precedenti.
Il riferimento al concetto di paradigma è ripreso dall’accezione enunciata dall’epistemologo Thomas Kuhn, secondo il quale ogni nuovo paradigma si impone sul precedente al costo di una violenta rottura e di una ridefinizione delle norme che regolano un’attività umana.
Sulla base di questa teoria, nel 1999 Nathalie Heinich proponeva di considerare l’arte contemporanea come un “genere” dell’arte, un nuovo paradigma per l’appunto.
Nel suo libro “Il paradigma dell’arte contemporanea. Strutture di una rivoluzione artistica”, la sociologa evidenzia tutti i passaggi che hanno caratterizzato questa “rivoluzione”, a partire dal 1964 con la premiazione di Rauschenberg alla Biennale di Venezia e le reazioni di forte polemiche che ne sono conseguite.
Un’indagine con lo scopo di descrivere i fatti che hanno trasformato l’arte arrivando questo cambio di paradigma.
Sulla base di questi spunti di riflessione, la mostra vuole quindi portare dinnanzi ai visitatori artisti con sguardi e personalità completamente diversi, interpreti e seguaci di paradigmi contrastanti ma accomunati dall’essersi espressi nel tempo presente, così complesso ed in continua evoluzione.
Un’occasione per sollecitare il visitatore a riconoscere vecchi e nuovi paradigmi, sgomberando innanzitutto lo sguardo dai pregiudizi che per lungo tempo hanno determinato cosa fosse legittimo considerare arte o meno, per allenarsi quindi, ad una libera osservazione dell’opera e ad una sincera e autentica interpretazione.





