Dal 7 – 31 novembre 2022

a cura di
Maria Marchese 

inaugurazione
sabato 7 gennaio, ore 17

Presentazione critica:
Maria Marchese

Ingresso libero

Artisti:
Bianca BEGHIN, latifa BRIKADNAS, Daniele CABRI, Agostino CALIGIURI, Doris Lisa CONFORTIN, Riccardo FISSORE, Nathalie JACQUOUNAIN, Antonio Felice LA MONTAGNA, Alessandra MANGANO, Franco NARDONE, Elena NETSAIEF, Dino PACCAGNELLA, Nino PALAZZO, Simone PANNINI, Alberto ROCCA, Matteo SARRO

 

“Mi ricevi
Come il vento la vela.
Ti ricevo
Come il solco il seme. “

Pablo Neruda

Un seme cade, distrattamente e spontaneamente, addentro un vivo spazio, per mutare, poi, in vento esperienziale, motore di nuovi episodi conoscitivi. La gemma custodisce, in sé, un potenziale vivido, e altresì ammanta la realtà del dubbio: se… me. Così, un nucleo infinitesimale è presenza vera e ipotetica: in questo limbo, sono quindi presenti l’assoluto e il nulla. Nell’essere umano scorrono intuizioni, idee, emozioni, che possono, ad un certo punto, grazie ad una serie di misteriose circostanze, addivenire alla necessità di trovare voce; esse quindi premono sulle pareti, che le circoscrivono, sinché frangono quel sottile derma e fioriscono. L’arte, come parte integrante della vita quotidiana, può manifestarsi, d’emblèe, o, al contrario, perdersi nel silenzio. Tra pensieri, materia e vicende intime, scorre, allora, l’energia in grado di “spaccare” il manto del silenzio. Il seme è un simbolo tradizionale, ma, allo stesso tempo, è un simbolo rivoluzionario: legato al passato, al consueto e, medesimamente, essenza lungimirante, il nucleo è un microcosmo fecondo. La performance collettiva Seme, accolta da Spazio SV – Centro espositivo San Vidal, questo vuole rappresentare: un immaginario artistico profondo e scelto, laddove ogni artista contribuisce ad arricchire un utero e riflessivo e estetico, portatore di inedite esperienze.