TRAME

TRAME
Dal 6 al 29 settembre 2019

Vernissage: venerdì 6 settembre, ore 17
Orario: 10,30 – 12,30 / 16,00 – 19,00 chiuso il lunedì
Ingresso libero

Presentazione:
Gabriella Niero – Critico d’Arte

ARTISTI
Adriana Baccin, Ilde Benassi, Agnese Domenica Bianco, Ornella Castagna, Silvia Cusumano, Corrado De Ceglia , Manuela De Polo, Giovanni Defant, Massimo Di Manno,Renzo Ferrarini (1928-2001), Silvio Geat (1921-2012), Giovanni Toniatti Giacometti, Luciana Giuriato, Clara La Montanara, Daniela Longhin, Katariina Mansikkaniemi, Claudia Marson, Gabriella Martino, Julie Redivo, Margherita Santacatterina, Bruna Sordi, Walter Zironda

Dopo il successo dell’esposizione estiva del Padiglione UCAI Nazionale insieme alla mostra personale del Maestro Svizzero Marzio Banfi, premio alla carriera, lo SPAZIO SV – Centro Espositivo San Vidal ospiterà dal 6 al 29 settembre la mostra collettiva dal titolo Trame. 

Gli artisti partecipanti saranno i protagonisti alla Scoletta di San Zaccaria in concomitanza dei numerosi eventi e vernissage legati alla Mostra del Cinema di Venezia, al Premio Campiello e alla Biennale d’Arte. In questo mese, ricco di eventi e fitto di manifestazioni, il titolo della mostra vuole essere interpretato nelle sue molteplici sfumature di significato, richiamando alle trame di tessuto che concorrono a formare delle tele nell’arte, ai copioni del cinema, ai canovacci della letteratura. 
Tramare, ordire, sono verbi che alludono ai due elementi che costituiscono un legame imprescindibile l’uno dall’altro, per dare possibilità di generare qualcosa di concreto e tangibile. Nel linguaggio metaforico, della poesia o della letteratura, si allude all’avviare, al dare inizio ad un’opera, ideando o disponendo gli elementi fondamentali per la sua realizzazione come in un romanzo o in un dramma. 
L’arte, che ha il vantaggio di poter scardinare le regole e di oltrepassare ogni confine, ricama e visualizza storie del reale, dell’astratto, del fantastico o dell’immaginazione, facendosi forza dei colori, dei materiali e prima ancor di tutto, dell’ingegno creativo.
Un’esposizione quindi questa, che possa dar voce alla varietà e alle diversità espressive, nei modi, nelle forme e nelle tecniche. Un intreccio di sensibilità vicine o lontane, vengono così esposte ad un pubblico che può avere la facoltà di interpretare ciò che la soggettività intravede. 
Un’occasione unica per portare la propria visione del mondo, complesso proprio come un fitto tessuto, che non potrebbe esistere se alle trame non venissero intrecciati gli orditi, metafora della necessità essenziale degli opposti e della varietà di pensiero.

 

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